Benedetto XVI all’Angelus parla della Trinità. Ricordata la prossima visita a Cipro

CITTA’ DEL VATICANO – Il mistero della Trinità, celebrato dalla liturgia, e il prossimo viaggio apostolico a Cipro, dalla forte connotazione ecumenica oltre che ecclesiale. Sono due dei temi ai quali Benedetto XVI ha dedicato la sua riflessione prima e dopo l’Angelus di questa mattina in Piazza San Pietro. In particolare, il Papa si è soffermato sull’importanza del segno di Croce, con il quale – ha detto – i cristiani ricordano “il nome di Dio”. Alle 50 mila persone in Piazza San Pietro, Benedetto XVI ha ricordato l’importanza del segno di Croce utilizzando la meditazione di un grande teologo, Romano Guardini, il quale fa emergere i significati spirituali che si addensano dietro un gesto che rischia di essere un mero automatismo: “Lo facciamo prima della preghiera, affinché … ci metta spiritualmente in ordine; concentri in Dio pensieri, cuore e volere; dopo la preghiera, affinché rimanga in noi quello che Dio ci ha donato … Esso abbraccia tutto l’essere, corpo e anima, … e tutto diviene consacrato nel nome del Dio uno e trino”.