Recuperate 6500 bottiglie dal fondale di Portofino. Parte la seconda fase della “spumantizzazione”

SANTA MARGHERITA LIGURE – Questa mattina nella Baia incontaminata tra il faro di Portofino e Cala dell’Oro, sono state recuperate le prime 6500 bottiglie del vino “Abissi – Riserva Marina di Portofino”, collocate in fondo al mare ad una profondità di circa 70 metri, il 22 maggio dello scorso anno. Dopo 13 mesi di immersione, per un totale di 18 mesi di “spumantizzazione”, le bottiglie recuperate, rivestite e protette da un’inedita copertura di sedimenti marini, sono oggi pronte per affrontare l’ultimo periodo di affinamento, prima della “sboccatura”, prevista per il mese di settembre. In questa fase potranno essere assaggiate e confrontate con bottiglie di vino realizzate con il classico processo di spumantizzazione in cantina, nonché distribuite nelle migliori enoteche e ristoranti. Questa mattina non solo si è provveduto al recupero delle bottiglie, ma anche alla posa di altre seimilacinquecento che resteranno in fondo al mare per circa un anno. L’idea di questo innovativo metodo è nata da Piero Lugano, titolare dell’azienda vinicola Bisson di Chiavari, ispirato dal ritrovamento sottomarino di anfore di età greco-romana contenenti vino intatto nelle sue proprietà organolettiche.