Asta deserta per la vendita fallimentare dei Cantieri Navali Lavagna

LAVAGNA – E’ grande la delusione da parte dei sindacati dopo il nulla di fatto per la vendita dei Cantieri Navali Lavagna. All’asta fallimentare bandita questa mattina nessun soggetto ha fatto pervenire la propria offerta, prolungando di fatto lo stato di incertezza in cui versa da mesi l’azienda cantieristica. Una delusione condivisa anche da parte della curatela fallimentare, che adesso dovrà sentire il comitato dei creditori per decidere il da farsi. I sindacati hanno chiesto alla dottoressa Maddalena Dal Moro di riproporne subito un’altra asta o di dare spazio alle trattative private in modo comunque da preservare l’integrità del marchio ed evitare di spettettare l’azienda. Per certo all’asta non hanno preso parte due dei soggetti che da subito avevano manifestato interesse all’acquisizione dei Cantieri Navali, ovvero il Consorzio 1One Liguria (le 18 imprese liguri aderenti alla Cna) e l’imprenditore mantovano Luciano Golinelli. Per quanto riguarda il primo soggetto, il direttivo ha deciso di non partecipare per il prezzo troppo elevato della base d’asta (complessivamente 4,6 milioni di euro).  I sindacati comunque chiedono ancora una volta l’affiancamento alle istituzioni per sostenere un comparto, quello della cantieristica, da tempo in difficoltà. E i problemi continuano anche per i lavoratori rimasti in capo all’azienda per i quali ancora non è partito il versamento della cassa integrazione a causa di alcuni problemi burocratici.