Rinnovato il pellegrinaggio votivo a Punta Manara

SESTRI LEVANTE – Il pellegrinaggio votivo, via mare, all’edicola mariana di Punta Manara si rinnova ogni cinque anni. In passato si celebrava la Santa Messa sugli scogli sottostanti. Oggi il quadretto raffigurante N. S. del Soccorso viene prelevato dal parroco e portato sulla piazzetta dei pescatori in Via Brin, dove i fedeli della parrocchia si riuniscono per la celebrazione eucaristica. La devozione del fedeli di San Bartolomeo della Ginestra per la Madonna, venerata col titolo di N. S. del Soccorso ha origini molto antiche. Un documento datato 1778 racconta di una barca che in balia delle onde, rischiava di affondare nelle acque della Baia di Riva Ponente. Ai naviganti che occupavano l’imbarcazione apparve il volto di Maria. La barca fu tratta in salvo. I naufraghi, scampato il pericolo, si recarono nella Chiesa parrocchiale per esprimere il loro ringraziamento alla Madonna. Qui riconobbero nell’effige mariana custodita in Chiesa il volto di quella donna che li aveva salvati. In segno di riconoscenza vollero porre una icona della Madre di Gesù sulla cima del promontorio di Punta Manara, racchiusa in una edicola. Negli anni successivi si è sempre tributato un omaggio a Maria, da parte di pescatori, naviganti e tutti coloro che si mettevano per mare. Nell’omelia il parroco di S. Bartolomeo della Ginestra, Don Mauro Sapia ha ricordato che nella vita si possono avere le idee confuse e si ci si può trovare a navigare come se si fosse in mare, in balia delle onde. In questa situazione occorre chiedersi quale collocazione abbia Gesù nella vita personale. Maria – ha affermato il parroco – ci insegna a mettere Gesù al primo posto, diventando suoi discepoli, imparando ad amare di più.