Clima di tensione e preoccupazione tra i lavoratori di Fincantieri

SESTRI LEVANTE – E’ un attesa carica di preoccupazione quella che si sta vivendo in queste ore tra la popolazione della Val Petronio e in particolare tra i lavoratori della Fincantieri di Riva Trigoso. Dopo gli scioperi e le occupazioni dei giorni scorsi, oggi l’attività nello stabilimento è ripresa. L’ipotetica chiusura del cantiere di Riva Trigoso contenuta nella bozza di piano industriale presentato dall’azienda, ha lasciato un profondo sconcerto tra dipendenti, sindacati e istituzioni. Oggi in fabbrica si è tenuta una riunione della RSU, mentre si susseguono gli appelli per convincere l’azienda a tornare sui suoi passi, da quello dei presidenti di Regione e Provincia, ai parlamentari liguri, dai sindaci del territorio per arrivare alla chiesa locale con l’intervento del vescovo diocesano Mons. Alberto Tanasini. Sono due adesso gli appuntamenti ai quali si guarda per cercare di venire a capo della vicenda: il primo ottobre la grande manifestazione di piazza davanti a Palazzo Chigi in occasione dello sciopero di otto ore proclamato per l’intera giornata, e l’incontro di lunedì prossimo a Roma nella sede di Fincantieri tra azienda e sindacati. Intanto anche le istituzioni locali, come è emerso nel convegno che si è tenuto ieri nella Capitale, stanno aspettando una convocazione dal Governo per affrontare la questione.