Udienza generale su Santa Gertrude la Grande, mistica tedesca

CITTA’ DEL VATICANO – Il Papa ha dedicato l’odierna udienza generale, in Piazza San Pietro, a Santa Gertrude la Grande, mistica tedesca del XIII secolo, “unica donna della Germania ad avere l’appellativo di ‘Grande’, per la statura culturale ed evangelica: con la sua vita e il suo pensiero – ha detto il Pontefice – ha inciso in modo singolare sulla spiritualità cristiana. È una donna eccezionale, dotata di particolari talenti naturali e di straordinari doni di grazia, di profondissima umiltà e ardente zelo per la salvezza del prossimo, di intima comunione con Dio nella contemplazione e di prontezza nel soccorrere i bisognosi”. Nel monastero di Helfta si confronta con la sua maestra Matilde di Hackeborn, entra in rapporto con Matilde di Magdeburgo, altra mistica medioevale; cresce sotto la cura materna, dolce ed esigente, della Badessa Gertrude. “Da queste tre consorelle – ha proseguito il Papa – attinge tesori di esperienza e sapienza; li elabora in una propria sintesi, percorrendo il suo itinerario religioso con sconfinata confidenza nel Signore. Esprime la ricchezza della spiritualità non solo del suo mondo monastico, ma anche e soprattutto di quello biblico, liturgico, patristico e benedettino, con un timbro personalissimo e con grande efficacia comunicativa”. Sull’esempio di Santa Gertrude, l’invito di Benedetto XVI è quello di imparare “ad amare con umiltà e fede Cristo e la sua Chiesa, a coltivare la nostra preghiera personale, a partecipare con fedeltà alla Santa Messa e a vivere intensamente la Liturgia per nutrire il nostro cammino spirituale”.