A Rapallo la testimonianza di Margherita Coletta, vedova di uno dei carabinieri morti a Nassiriya

RAPALLO – Margherita Coletta ha perso un figlio di sei anni a causa di una leucemia. Poi ha perso il merito Giuseppe, uno dei carabinieri morti nella strage di Nassiriya: la sua testimonianza nei giorni immediatamente successivi all’attentato ha lasciato tutti di sasso. Una vedova che perdona chi l’ha colpita così duramente, infatti, è un fatto senza dubbio eccezionale. Lucia Bellaspiga è una giornalista di Avvenire che ha ascoltato Margherita dire “Dio non può volere il mio male, dunque qualsiasi cosa mi mandi io mi fido, Lui sa cosa è bene per me”. Ne è nata un’amicizia, che ha generato un libro, Il seme di Nassiriya. Margherita e Lucia girano l’Italia per presentare il libro, ma soprattutto per raccontare una testimonianza di fede che non è rimasta sterile anzi, ha generato una vita nuova.

Grazie ai proventi della vendita del libro l’associazione Bussate e vi sarà aperto, nata dopo la morte di Giuseppe Coletta, ha costruito una scuola ed un pozzo in Burkina Faso. Margherita è da poco tornata dall’Africa.