Tragedia sulla neve in Val d’Aveto. Oggi l’autopsia sul corpo di Marco Corvisiero

SANTO STEFANO D’AVETO – I soccorsi per Marco Corvisiero, il maestro di sci vittima di una valanga domenica fra il Monte Bue e il Prato della Cipolla, si sono svolti grazie all’ausilio di due elicotteri: il primo è stato contattato dirattamente dai tecnici del Soccorso ASlpino e Speleologico. IL primo gruppo giunto sul luogo in cui il giovane maestro di sci è rimasto sepolto, inviato dal 118 che ha ricevuto la chiamata, ha infatti chiesto l’ausilio di altre squadre, arrivate da Genova e La Spezia. Dopo un rendez vous al casello A12 di Rapallo, le due squadre sono salite in Val d’Aveto con un elicottero privato, affittato per l’occasione, perchè il soccorso alpino in Liguiria non ha un mezzo proprio.

Poi l’arrivo di Drago, l’elicottero dei Vigili del Fuoco impegnato per le operazioni di soccorso, che ha incontrato nella discesa al Prato della Cipolla una improvvisa raffica di vento: di qui lo sbandamento e il danno alle eliche. L’elicottero ora si trova ancora fra la neve e sarà riparato entro pochi giorni. Secondo i tecnici del Soccorso Alpino questi mezzi non hanno le attrezzature idonee al le emergenze in montagna, specie quelle in cui occorre rinbtracciare persone sepolte dalla neve.

L’assessore alla salute della Regione Liguria Claudio Montaldo apre alle richieste del Soccorso Alpino e risponde: la trattativa per una convenzione regionale è aperta e siamo disponibili a concluderla in tempi brevi, ma i soccorritori operano sotto la copertura di una convenzione stipulata con le Asl. Nel nostro territorio, la Asl 4 ha rinnovato la convenzione il 28 dicembre. L’accordo prevede un rimborso delle spese vive, ad esempio il carburante, per ogni intervento di soccorso,più un contributo forfettario di 3 mila euro l’anno. Ma la Regione si smarca dalla polemica e promuove il servizio reso dai Vigili del Fuoco, con i due elicotteri – uno dei quali nuovissimo – attualmente in uso. Un terzo, invece, conferma Montaldo, è fermo da troppo tempo, perchè utilizzato dai pompieri per la formazione. I Vigili del Fuoco, ripete l’assessore regionale alla salute, svolgono un lavoro eccellente con grande professionalità, che ha permesso che una terribile disgrazia non si trsformasse in una enorme tragedia.