La Catechesi del Papa su San Pietro Canisio: il valore imprescindibile della preghiera

CITTA’ DEL VATICANO – La preghiera al centro della vita e della giornata: Benedetto XVI ha fatto ptopria questa esortazione, nella Catechesi di questa mattina, mutuandola dall’insegnamento di San Pietro Canisio, gesuita e dottore della Chiesa, che fu chiamato a rivitalizzare la fede cattolica in risposta alla riforma luterana. Solo con la preghiera costante, infatti, ha ricordato Benedetto XVI, si può vivere un’intima amicizia con Gesù. Essa deve affincare e permeare la partecipazione alla liturgia comunitaria

“La vita cristiana non cresce se non è alimentata dalla partecipazione alla Liturgia, in modo particolare alla santa Messa domenicale, e dalla preghiera personale quotidiana. In mezzo alle mille attività e ai molteplici stimoli che ci circondano, è necessario trovare ogni giorno dei momenti di raccoglimento davanti al Signore per ascoltarlo e parlare con Lui”.

Il Papa non ha mancato di sottolineare l’attualità dell’esempio che San Pietro Canisio ha lasciato con la sua vita, e ha ricordato i suoi scritti più celebri, i tre Catechismi, destinati in particolare ai giovani, in cui la dottrina cattolica era esposta con domande e risposte, in stile chiaro e diretto. Questo Santo, è stata poi la riflessione del Papa, ha saputo comporre armoniosamente la fedeltà ai principi dogmatici con il rispetto dovuto ad ogni persona, tanto da essere ritenuto uno dei primi a formulare il diritto alla libertà religiosa.

“Egli insegna con chiarezza che il ministero apostolico è incisivo e produce frutti di salvezza nei cuori solo se il predicatore è testimone di Gesù e sa essere strumento a sua disposizione, a Lui strettamente unito dalla fede nel suo Vangelo e nella sua Chiesa, da una vita moralmente coerente e da un’orazione incessante come l’amore. E questo vale per ogni cristiano che voglia vivere con impegno e fedeltà la sua adesione a Cristo”.

Dopo la catechesi, salutando i pellegrini polacchi, ha ricordato che venerdì prossimo ricorre la memoria della Madonna di Lourdes e la Giornata Mondiale del Malato. “Nella preghiera – ha detto il Papa – affidiamo alla Madre Immacolata i malati e quanti con amore si pongono al loro servizio negli ospedali, nelle case di cura e nelle famiglie. Vediamo nei volti dei malati il volto di Cristo sofferente”. Quindi, in italiano ha rivolto un pensiero particolare ai Vescovi venuti per l’incontro promosso dal “Movimento dei Focolari” e ai fedeli dell’associazione “Nuovi Orizzonti”, presenti in Aula Paolo VI.