Papa all’Angelus: “Anche se si soffre per ingiustizie, evitare rivincita e odio”

CITTA’ DEL VATICANO – “Quando si soffre per il male, la persecuzione, l’ingiustizia, evitiamo la rivincita, la vendetta e l’odio, e preghiamo per i persecutori”. Sono le parole, in polacco, di Benedetto XVI che prendono spunto dal Vangelo odierno in cui Gesù dice: “Amate i vostri nemici”. Benedetto XVI fa sua la preghiera di chi soffre per dire chiaramente: “Affidiamo a Dio tutte queste avversità per raggiungere la libertà e la pace spirituale”. E Benedetto XVI parla di legislazione fondata da Dio. Con i suoi precetti – spiega – Dio “fondava la legislazione sociale sul comandamento <amerai il tuo prossimo come te stesso>”. “Se ascoltiamo, poi, Gesù, nel quale Dio ha assunto un corpo mortale per farsi prossimo di ogni uomo e rivelare il suo amore infinito per noi, ritroviamo quella stessa chiamata, quello stesso audace obiettivo”. Benedetto XVI ripete il termine “audace” per ricordare l’invito di Dio a essere “perfetti come il padre”. E poi il Papa risponde alla domanda di ciascuno di noi: come imitare Gesù: “Chi accoglie il Signore nella propria vita e lo ama con tutto il cuore è capace di un nuovo inizio. Riesce a compiere la volontà di Dio: realizzare una nuova forma di esistenza animata dall’amore e destinata all’eternità.”