Soppressione delle Comunità Montane, parte l’iter regionale

GENOVA – Il disegno di legge che regola la soppressione delle Comunità Montane liguri prevede da un lato il trasferimento delle funzioni alla Regione o ai Comuni, e, dall’altro, incentivi finanziari per le forme associative comunali, che dovranno farsi carico di alcune delle funzioni svolte dagli enti montani. Inoltre, stabilisce le procedure per la liquidazione degli enti, stabilendo in due anni il tempo massimo per tale percorso.
Ma andiamo con ordine.
Il provvedimento prevede che sia la Regione, dal primo maggio 2011, ad occuparsi di agricoltura ed economia montana, foreste, pascoli, funghi e tartufi, agriturismo ed olivicoltura. La Regione inoltre esercita le funzioni in materiale di prevenzione degli incendi boschivi, e della gestione dei gruppi di volontari che si dedicano a questo compito, almeno fino a quando non saranno definite le norme relative ad una disciplina organica di protezione civile. Ai Comuni invece vengono trasferite le deleghe in materiale di vincolo idrogeologico. Le funzioni che le Comunità Montane esercitavano per conto dei Comuni, invece, potranno essere esercitate dai comuni stessi ma in forma associata, utilizzando a questo scopo con un contributo economico specifico da parte della Regione; per questo, viene istituito il Fondo Unico per la liquidazione delle Comunità Montane; dall’esercizio finanziario 2013, i contrinuti verranno concessi unicamente alle Unioni di Comuni.
Saranno i Presidenti delle Comunità Montane a dover effettuare una ricognizione complessiva dello stato finanziario e patrimoniale dell’ente, che dovrà essere completato entro la fine di aprile.
Dal primo maggio 2011 verranno nominati dei Commissari liquidatori, individuati prioritariamente fra i segretari generali delle Comunità Montane soppresse, che estingueranno i mutui eventualmente vendendo il patrimonio immobiliare dell’ente, e predisponendo un piano delle risorse entro la fine del mese di giugno. Le procedure di liquidazione dovranno terminare entro la fine di aprile del 2013.
Il personale delle Comunità Montane con rapporto di lavoro a tempo indeterminato al 31 dicembre 2010, sarà trasferito in Regione.