Terremoto in Giappone, il dolore del Papa e l’impegno della Caritas

GIAPPONE – All’indomani del terremoto e del conseguente tsunami che ha colpito ieri mattina il Giappone, si aggrava di ora in ora il bilancio delle vittime. Benedetto XVI ha espresso il proprio profondo dolore per le tragiche conseguenze del sisma. Nel telegramma a firma del cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone e inviato al presidente della Conferenza episcopale giapponese, Leo Jun Ikenaga, il Papa manifesta la sua vicinanza alla popolazione colpita dal disastro e prega per quanti hanno perso la vita. A destare grande preoccupazione oggi è soprattutto l’allarme nucleare. Il sistema di raffreddamento di un reattore, in particolare, è andato in panne. Il governo, comunque, ridimensiona l’emergenza dovuta a questo guasto, ma non si può escludere l’ipotesi di fughe radioattive. Dopo l’onda della devastazione, intanto arriva l’onda della solidarietà. Tra i soccorritori nelle aree devastate dal sisma giapponese vi sono anche i volontari della Caritas, impegnati nel portare aiuto alla popolazione colpita dal terremoto e, soprattutto, dal successivo tsunami. Il Presidente di Caritas Giappone, S.E. Mons. Isao Kikuchi, vescovo di Niigata, ha assicurato l’impegno per far fronte ai bisogni più urgenti. La Caritas in Giappone è un piccolo organismo che comunque ogni anno riesce a sostenere un centinaio di progetti nel Paese e all’estero per circa 3 milioni di dollari. Caritas Italiana esprime solidarietà e vicinanza nella preghiera alla popolazione colpita ed è pronta, in collegamento con la rete internazionale, a sostenerne gli sforzi una volta messo a punto un piano di primo intervento. Per aiutare gli interventi in corso si possono inviare offerte a Caritas Italiana tramite C/C POSTALE N. 347013 specificando nella causale: maremoto Pacifico 2011.