Incendio Carasco 4: fiamme divampate da un apparecchio per la verniciatura automatica.

CARASCO – Le fiamme hanno aggredito il capannone della Seristudio intorno alle 15.30. La struttura si trova a S. Maria di Sturla, nel comune di Carasco, di fronte alla chiesa parrocchiale. Il rogo si è sprigionato di fronte a due ragazzi della ditta che stavano lavorando ad un apparecchio per la verniciatura automatica. La prima fiamma mi ha sfiorato la faccia – ha raccontato uno di loro durante le fasi di bonifica del rogo. Il collega, visto che il fuoco era rimasto accanto allo strumento, ha trascinato via il giovane e ha dato l’allarme. Appena in tempo. L’incendio è divampato in altezza, provocando un denso fumo. I dipendendi della Seristudio presenti in fabbrica – una decina circa – sono corsi all’esterno. Momenti concitati, di panico, hanno raccontato. Per fortuna non ci sono stati feriti. La Croce Verde Chiavarese di Carasco è intervenuta solo per medicare il giovane colpito dalla fiamma e che durante la fuga dallo stabile ha riportato alcune ferite al volto e alle braccia. Sul posto è intervenuto un ampio dispiegamento di Vigili del Fuoco, con pompieri provenienti dalle stazioni di Chiavari, Rapallo, Genova e in tarda serata anche da La Spezia. Quattro autobotti e un’autoscala hanno lavorato per tutto il pomeriggio per fermare l’avanzata rapida dell’incendio. Difficile per il momento dire quanto è stato distrutto dal fuoco. Dalle immagini si può constatare come la forza del rogo possa aver danneggiato gravemente l’azienda. La Seristudio si occupa della verniciatura di componenti per auto, soprattutto Fiat, Audi e Volkswagen e in questi ultimi tempi stava lavorando bene. All’interno del capannone si trovano in prevalenza vernici e diluenti. Il responsabile ha svolto un sopralluogo nei primi momenti dell’incendio per poi attendere notizie al termine dell’intervento dei Vigili del Fuoco. Nella struttura si trovano anche gli uffici della ditta di pompe funebi Arata, ma ancora non si sa se sono stati coinvolti. La zona è stata chiusa al traffico dai Carabinieri di Chiavari, mentre proseguiva il via vai dei mezzi dei pompieri per i continui rifornimenti d’acqua. Tanti gli abitanti della zona che hanno seguito preoccupati l’evento. Le forze dell’ordine hanno invitato tutti a rimanere in casa e a chiudere le finestre in attesa del responso dell’Arpal sugli inquinanti presenti nell’aria a causa del denso fumo. L’odore di bruciato è stato trasportato dal vento sino alla costa.