Tanti auguri a Telepace, per 21 anni di attività

CHIAVARI – Alle ore 17 del 23 maggio 1990 Telepace irradiava il suo primo segnale dagli studi allestiti nella canonica del Curlo. Oggi, 23 maggio 2011, Telepace compie 21 anni. Tra le due date, un pezzo di storia caratterizzata da mutamenti epocali e conquiste inaspettate e sorprendenti. Il primo programma regolare proposto dall’emittente diocesana, nata dall’intuizione di Mons. Daniele Ferrari, è stato il commento al Vangelo del giorno, programma per alcuni anni quotidianamente condotto da Mons. Giancarlo Crovetto. Oggi la Tv trasmette in analogico su tutto il Tigullio, da Moneglia a Portofino, con tutto l’entroterra e la Val d’Aveto. In digitale attraverso cinque canali: il can. E che irradia il segnale sul Tigullio occidentale, coprendo la fascia costiera sino a Sestri L.; il can. 28 che copre Sestri L. e Riva T., il can. 50 e 66 su Chiavari, Leivi, Carasco e una parte della valle Sturla, il canale 25 che trasmette da Ruta di Camogli ed è ricevibile sino a Genova. In digitale è possibile ricevere due programmi: Telepace 1, la rete che potremmo definire ammiraglia, con la programmazione ormai consolidata nel corso degli anni, ed un palinsesto ricco e variegato. Telepace 2 dove è possibile rivedere le trasmissioni e i tg in orari differenziati rispetto alla prima messa in onda. Una grossa conquista degli ultimi anni è rappresentata da Internet. Attraverso il sito www.teleradiopace.com è possibile leggere tutte le notizie del territorio della diocesi, vedere i programmi andati in onda, ricevere il segnale streaming in alta qualità attraverso il programma Sopcast e il canale di Youtube con le nuove produzioni dell’emittente. Questo su computer e anche su telefonini di ultima generazione. In 21 anni di vita Telepace ha subito mutamenti straordinari, sostenuti sempre dalla preghiera e dall’aiuto della provvidenza divina. Alla vigilia di un’altra svolta epocale, quella determinata dal passaggio totale e definitivo al digitale terrestre, l’emittente chiede ancora aiuto a tutti coloro che hanno contribuito alla nascita, alla crescita e all’espansione del servizio. Nelle incognite che il futuro propone, resta salda una certezza: tenere fede alla propria vocazione originaria, proponendo il volto umano di una tv, al servizio di Dio e dell’uomo.