Fincantieri: il piano va respinto, il cantiere rimanga a Riva T.

SESTRI LEVANTE – I lavoratori della Fincantieri sono estenuati dalle continue voci e ipotesi che si susseguono sul futuro dei cantieri navali. Interventi appassionati e accorati hanno caratterizzato la trasmissione Direttamente su… Il piano Fincantieri. Da parte sua, l’azienda ha comunicato ufficialmente che “le linee del piano non sono da intendere come un ‘prendere e lasciare”. Si apre, quindi, qualche spiraglio. Per Riva T. -puntualizza la Fincantieri- non c’è alcun rischio di chiusura, ma solo il trasferimento di parte dei lavoratori (circa 500 su 800, ndr) al Muggiano, ovvero a 50 km. di distanza. Ma politici, sindacati e lavoratori non ne vogliono sentire parlare: sarebbe l’inizio di una progressiva erosione, che porterebbe alla chiusura del cantiere. Per Michele Scandroglio, deputato del Popolo della Libertà, “la situazione nazionale non deve incidere sullo stabilimento di Riva T., perché la produzione di navi militari è assolutamente autonoma”. In questi giorni i lavoratori hanno sentito la solidarietà di tutta la comunità civile ed ecclesiale, ma la preoccupazione è forte. Ora, tocca alla Liguria fare sentire il suo peso politico per respingere il piano industriale e salvare tutti e tre i cantieri navali. Tutti i partiti sono concordi nel formare un tavolo regionale sul tema Fincantieri Liguria.