La gratitudine di Benedetto XVI per i 60 anni di sacerdozio: Dio ci ha reso suoi amici con la sua bontà e la sua speranza

CITTA’ DEL VATICANO – Una lunga e intima riflessione sul sacerdozio, sull’amicizia speciale che lega ogni sacerdote a Cristo, filtrata attraverso i ricordi dei suoi 60 anni di ministero che ricorrono proprio oggi. È questo il percorso interiore che Benedetto XVI ha seguito nell’omelia della Messa solenne, presieduta questa mattina nella Basilica Vaticana, nella Solennità dei Santi Pietro e Paolo. Pensando ai sessant’anni di ministero sacerdotale, il Papa ha detto fra l’altro: “In quest’ora mi sono sentito spinto a guardare a ciò che ha caratterizzato i decenni. Mi sono sentito spinto a dire a voi – a tutti i sacerdoti e Vescovi come anche ai fedeli della Chiesa – una parola di speranza e di incoraggiamento; una parola, maturata nell’esperienza, sul fatto che il Signore è buono. Soprattutto, però, questa è un’ora di gratitudine: gratitudine al Signore per l’amicizia che mi ha donato e che vuole donare a tutti noi. Gratitudine alle persone che mi hanno formato ed accompagnato”. Nel corso della liturgia, il Papa ha benedetto e imposto il sacro Pallio a 41 nuovi arcivescovi metropoliti; ad altri cinque arcivescovi il Pallio è stato consegnato nelle loro Sedi metropolitane. Come di consueto in della solennità liturgia del 29 giugno, era presente alla Messa una Delegazione del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli.