Solennità patronali a Chiavari. Maria, donna dell’educare, genera un nuovo clima nella vita ed in città

CHIAVARI – Maria, donna dell’educare, maestra di vita, autorevole per il Figlio. L’ha descritta così Mons. Alberto Tanasini, nell’omelia della Santa Messa Pontificale presieduta in Cattedrale nel giorno della memoria dell’apparizione della Vergine, venerata sotto il titolo di Nostra Signora dell’Orto.
Un’opera educativa, quella di Maria, che ha dato forma a tutta una città. Questo il cuore del messaggio del Vescovo, che ha descritto nella sua riflessione quanto accaduto a Chiavari nei giorni immediatamente successivi all’apparizione nell’orto del capitano. Un’opera, quella della Vergine, formativa per un popolo intero, non solo per i miracoli che accaddero a partire dal quel due luglio, primo fra tutti quello delle rondini, con lo scampato pericolo della pestilenza; ma anche per il risveglio di coscienza che si ebbe nella città, dal punto di vista dell’accoglienza riservata ai pellegrini, delle opere di carità che nacquero e che crebbero, ma anche sotto il profilo delle arti e delle scienze, delle lettere, che ebbero un risveglio netto. Non solo: l’opera della Vergine si avvertì anche nel tempo di pace e di perdono che Chiavari visse da allora, in un’epoca segnata da contrasti e guerre, da minacce e odio armato.
Lo testimoniano i documenti dell’epoca: la presenza di Maria a Chiavari risvegliò il bene, facendolo penetrare nelle coscienze e nei cuori, come avvenne in quell’alba del due luglio per Sebastiano Descalzo, guidato alla Vergine che lo attirò a sè, appunto, con la forza del bene, come testimoniano i Vsngeli, descrivendo Maria al servizio dell’educazione del figlio.
La Chiesa di Chiavari, ha detto il Vescovo, desidera di potersi mettere al servizio di questo compiuto educativo, ispirata da Maria, così come indicato dai Vescovi Italiani nel recente documento sull’educazione. Oggi, ha detto Mons. Tanasini, la nostra risposta a questo dono di Dio in Maria, è l’essere una comunità che educa, desiderosa di trasmettere il bene che dà forma ai cuori. Ci impegnamo, ha concluso, a creare questo clima buono che vogliamo sia il clima della nostra città e della nostra vita.