Fincantieri: fermento per il varo della prima Fremm

SESTRI LEVANTE – E’ stato confermato l’ordine della gru per il cantiere navale di Riva T. Era attesa da tempo, ora il gruppo Fincantieri ha approvato il finanziamento nel piano investimenti recentemente discusso a Trieste. L’arrivo della gru risolve alcuni problemi tecnici – ha affermato Sergio Ghio, segretario territoriale FIOM CGIL. Il nuovo macchinario, ad esempio, è su ruote e non su binari come il precedente, dunque potrà essere spostato nelle varie sezioni del cantiere rivano. E’ interscambiabile, presenta una buona operatività e per i tecnici è un buon acquisto. La valuteremo appena arriva, in ogni caso si tratta di un passo avanti positivo – ha commentato Ghio – indispensabile per l’imbarco sulle navi di componenti e persone. Ricordiamo che la gru di Riva era inutilizzata dal 2008, cosa che penalizzava tutti gli operatori in lavori che vengono svolti numerose volte al giorno. Nel frattempo sale l’attesa per il varo della prima Fremm, previsto per sabato 16 luglio. L’ultimo varo era avvenuto all’inizio dell’anno – ha ricordato il segretario FIOM CGIL – e riguardava la nave commissionata dagli Emirati Arabi. L’imbarcazione era stata calata in mare a La Spezia e il fatto era stato fatto passare in sordina. Quella di sabato prossimo, invece, si preannuncia come una data importante, durante la quale sarà presente anche l’amministratore delegato Fincantieri Giuseppe Bono. Il varo va letto come un segnale positivo dopo i risultati ottenuti dai lavoratori nelle settimane scorse e come l’ennesimo prodotto di qualità nato nello stabilimento di Riva Trigoso. La nave sarà intitolata alla memoria dell’ammiraglio italiano Carlo Bergamini. Per Sergio Ghio, ciò vuol dire che il cantiere continua a lavorare, mentre all’esterno prosegue la bagarre politica. Questa, infatti, doveva essere la settimana decisiva per la firma dell’accordo di programma sul ribaltamento a mare di Sestri Ponente. In realtà, nonostante le rassicurazioni del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Francesco Belsito, l’intesa non è stata ancora trovata. Forse si dovrà attendere ancora molto, visto che 20 milioni di euro dei 70 promessi sono stati tagliati dalla manovra Tremonti e spostati altrove.