Il cardinale Bagnasco: “Invertire subito la rotta per salvare l’Italia dal declino”

ROMA – Il XXV Congresso eucaristico nazionale e la Giornata mondiale della gioventù. Sono gli eventi ecclesiali da cui è partito il card. Angelo Bagnasco nella sua prolusione al Consiglio episcopale permanente, riunito a Roma da oggi al 29 settembre. Eventi che, ha detto Bagnasco, “devono concorrere alla rigenerazione del soggetto cristiano”. Ne è seguita, poi, una approfondita analisi della situazione italiana. Il Presidente della Cei non ha mancato di avvertire: “L’Italia non potrà invertire il proprio declino se non si riescono a far scaturire le condizioni per siglare un patto intergenerazionale che, considerando anche l’apporto dei nuovi italiani, sia in grado di raccordare fisco, previdenza e pensioni avendo come volano un’efficace politica per la famiglia”. Bagnasco ha fatto poi riferimento alla cosiddetta questione morale annotando che “chiunque sceglie la militanza politica deve essere consapevole della misura e della sobrietà, della disciplina e dell’onore che comporta, come anche la nostra Costituzione ricorda”. “Nessun equivoco tuttavia può qui annidarsi”, ha aggiunto richiamando la “responsabilità morale” e il “danno sociale” dato da “comportamenti licenziosi” e “relazioni improprie”. Quindi ha parlato della presenza dei cattolici nella società civile e nella politica: si sta determinando, ha detto il Presidente della Cei, una situazione nuova, con una crescita della partecipazione e di una nuova consapevolezza che la fede cristiana non danneggia in alcun modo la vita sociale.