Niger: tagli nel bilancio del poverissimo paese africano. Penalizzati settori dell’educazione, agricoltura, allevamento, salute

AFRICA – Il poverissimo Niger reso ancora più povero da scelte economiche fortemente penalizzanti. Padre Mauro Armanino, missionario dello Sme, operativo da mesi in questo Paese, prosegue nel racconto della sua missione. La corrispondenza giunta oggi dal continente africano parla dei pesanti tagli del bilancio dell’anno prossimo: educazione, agricoltura, allevamento e salute i settori maggiormente penalizzati. Ecco di seguito le parole scritte da Padre Mauro:

Aveva il volto di una vicepresidente. Africana e ben integrata nel sistema di global governance . Ha visitato il Niger e la finanziaria per il 2012. Ha ottenuto la riduzione di 147 miliardi di franchi CFA. I deputati, eletti dal popolo sovrano del Niger hanno chiesto scusa per il disturbo arrecato alle Grandi Istituzioni Mondiali e applaudito la signora con gli occhiali. Africana e figlia d’arte del sistema di rapina globale, come sono le Grandi Istituzioni Finanziarie. In questo caso le lettere maiuscole rappresentano la grande infamia che, con la complicità del rimborso del debito, creano, perpetuano, sviluppano e riproducono la miseria. E’ interessante osservare quali sono state le aree prescelte per la riduzione del bilancio dell’anno prossimo nel sedicente poverissimo Niger, che continua a ricevere aiuti da ogni parte e fa sabbia da ogni parte. E forse tra le due cose c’è un rapporto di parentela stretta. Prendere da una parte e dare con l’altra (molto meno) e soprattutto mantenere una crescita macroeconomica importante, alta, concorrenziale. Il Niger è un ottimo allievo del sistema. Il contesto internazionale e interno lo favoriscono e non tarderanno a farne un modello possibile di esportazione. L’educazione ha perso 41 miliardi, l’agricoltura 28, l’allevamento 13 e la salute 12. ( Vedi il ‘Repubblicain’, n°1005,pg.6). Questi sono i primi settori che la signora africana ha chiesto di ridurre. Sono dunque i servizi sociali quelli che hanno pagato il prezzo del ridimensionamento del progetto finanziario per l’anno prossimo. Potrebbe essere una fatalità. Come i militari che accompagnavano la polizia per i controlli dei veicoli e soprattutto delle persone. Si temono dimostrazioni e alcune sono state già vietate. Proprio vero che passata la festa è gabbato il santo. Fino a qualche mese fa le marce dell’opposizione erano quasi sacralizzate come parte di un progetto divino. Oggi sono minacciose per il disordine stabilito. Una fatalità che si ripete e si programma non si può che definire politica. E’ bello ricevere visita dalle signore che nel seguito della visita al paese non temono di dare consigli su come combattere la violenza sulle donne. A loro viene riservato una spazio conveniente sui mezzi di comunicazione. Parte della società civile, per esempio il Rotab, che si occupa della trasparenza del bilancio, reagisce. La parte ufficiale ammutolisce di codardia e di complicità. Ifigli e le figlie della parte ufficiale vanno alll’estero e per curarsi hanno cliniche private bene attrezzate. Non avrei mai pensato di vedere la Banca Mondiale. E invece la Banca esiste. Il Niger l’ha incontrata.

 Mauro Armanino, Niamey, novembre 2011.