Inaugurato il primo lotto funzionale del rifugio del Monte Bue

SANTO STEFANO D’AVETO – Taglio del nastro a Santo Stefano d’Aveto per il primo lotto funzionale del Rifugio del monte Bue. A quota 1800 metri ieri mattina è stata inaugurata la struttura che riapre dopo 19 anni di abbandono. Ieri mattina l’unica neve che si vedeva era quella, lontana centinaia di chilometri, della catena delle Alpi. Di fronte, decisamente più vicino, il mare. In mezzo a questo scenario, e una giornata di sole e cielo azzurro quasi primaverile, la vetta del monte Bue sulla cui sommità, dopo quasi 20 anni di abbandono è stato inaugurato l’appena restaurato rifugio. Una festa per Santo Stefano d’Aveto e per tutta la vallata che ritrovano così un altro tassello di quell’offerta turistica che lentamente sta ricomponendosi dopo anni di vuoto e degrado. Dopo la seggiovia, gli impianti di risalita e il rifugio del Prato della Cipolla, riapre un altro simbolo della Val d’Aveto. Gli interventi, costati questo primo lotto 280 mila euro, hanno permesso il recupero delle facciate e della copertura e la sistemazione del quarto e del quinto e ultimo piano dell’edificio con i relativi infissi, dove sono stati ricavati spazi per le attività di ristoro e accoglienza. Per vedere ultimata la struttura, con la destinazione dei restanti tre piani sottostanti a foresteria, occorrerà aspettare il secondo lotto per il quale sono necessari altri 250 mila euro. Nel frattempo si è pronti a partire con le attività della stagione invernale. Domenica, anche in assenza di neve, gli impianti di risalita saranno aperti per gli escursionisti. Tra le altre novità della stagione anche la foresteria realizzata per gli appassionati dello sci di fondo nelle casermette del Penna.