Papa: nella preghiera occorre cercare il volto di Colui che dona

CITTA’ DEL VATICANO – Durante l’udienza generale di oggi, Benedetto XVI ha svolto la catechesi sulla preghiera di Gesù legata alla sua prodigiosa azione guaritrice. Nei Vangeli – ha spiegato – sono presentate varie situazioni in cui Gesù prega di fronte all’opera benefica e sanante di Dio. Si tratta di una preghiera che manifesta il rapporto unico di conoscenza e di comunione con il Padre, mentre Gesù si lascia coinvolgere con grande partecipazione umana nel disagio dei suoi amici, per esempio di Lazzaro e della sua famiglia, o dei tanti poveri e malati che Egli vuole aiutare. Il Santo Padre ha ricordato la guarigione del sordomuto secondo l’evangelista Marco. L’episodio mostra che l’azione sanante di Gesù è connessa con un suo intenso rapporto sia con il prossimo, il malato, sia con il Padre. Nell’azione guaritrice di Gesù entra in modo chiaro la preghiera, con il suo sguardo verso il cielo. Ciascuno di noi – ha esortato il Papa – è chiamato a comprendere che nella preghiera di domanda al Signore non dobbiamo attenderci un compimento immediato di ciò che chiediamo, della nostra volontà, ma affidarci piuttosto alla volontà del Padre, leggendo ogni evento nella prospettiva della sua gloria, del suo disegno di amore, spesso misterioso ai nostri occhi. Per questo, nella nostra preghiera, domanda, lode e ringraziamento dovrebbero fondersi assieme, anche quando ci sembra che Dio non risponda alle nostre concrete attese.