Messa di Natale in carcere. Vescovo: Gesù nasce anche qui!

CHIAVARI – La Messa di Natale in carcere resta uno dei momenti più attesi e partecipati nella vita annuale della Casa Circondariale di Chiavari. In questi giorni in cui il ricordo si unisce alla nostalgia per chi è lontano da casa e agli affetti che non potranno essere abbracciati, la preghiera insieme al Vescovo diventa compagnia. “E’ sempre prezioso questo momento, perchè il carcere è un luogo dove il Signore viene” ha esordito monsignor Alberto Tanasini nella Concelebrazione Eucaristica con i detenuti e i volontari. Il ricordo in apertura è andato anche a Piero Lodi, storico volontario scomparso di recente, presenza ormai familiare per il carcere chiavarese. E prendendo spunto dalla recente visita del Papa a Rebibbia, il vescovo diocesano ha voluto sottolineare alcuni passaggi. “Il Figlio di Dio fatto uomo è venuto a trovarci, perchè tutti gli uomini vivono in qualche modo l’esperienza della reclusione a causa del proprio egoismo e dell’essere schiavi di sè stessi”.  La prima consegna del VEscovo è quella dell’accoglienza: di Gesù che viene tra noi, ma anche di chi è recluso che va sempre e comunque guardato come “dono”. E poi quella di vivere l’esperienza del carcere come occasione per ritrovare se stessi: “A volte prendere coscienza di sè può portare ad avvilirsi – ha detto il Vescovo – Ma questo tempo sia la scoperta del dono che è in ciascuno di noi. Andiamo avanti insieme, sostenuti dagli altri e da Dio che ci ama”.