Videolotterie, continua la polemica a Rapallo

RAPALLO – Quattro richieste per aprire altrettanto videolotterie a Rapallo: l’assalto delle sale scommesse ha suscitato preoccupazioni e polemiche, che hanno impegnato anche il Consiglio comunale. Tre videolottery in centro, rispettivamente in Galleria Cristallo in via S. Filippo Neri e in via Diaz, l’altra in via Mameli all’altezza della rotatoria Siggi. Per il momento nessuna è stata aperta; anzi, il Comune ha dato la diffida ad avviare l’attività, vietando le videolotterie. Per la sala giochi di via Mameli 371, alla quale è stato dato il nome di Kursaal Gran Casinò Rapallo, era già stata fissata l’inaugurazione ufficiale; poi, tutto è saltato. I locali sono pronti: una sala da gioco di 100 mq, con slot machines, videolottery e con il tavolo roulette, l’unico di tutto il Levante. L’annuncio dell’apertura della sala giochi ha provocato le dure proteste degli abitanti; si è mobilitato anche il Circolo via della Libertà 61, che ha effettuato una raccolta di firme e che ha sollevato l’obiezione vincente, colta al balzo dall’Amm com: il parcheggio pertinenziale della sala giochi è insufficiente, perché dovrebbe misurare come minimo 50 mq, ovvero la metà della superficie dei locali. Gli agenti di polizia municipale così hanno notificato il divieto. Il capogruppo Armando Ezio Capurro fa presente l’intoppo al traffico causato dalle auto in doppia fila, se iniziassero le attività della sala giochi e sostiene che l’area parcheggio sarebbe ulteriormente ridimensionata rispetto alla situazione attuale: il proprietario dell’immobile, infatti, alcuni mesi fa aveva dato il consenso al Comune di cedere gratuitamente una parte della sua area pertinenziale per poter procedere alla realizzazione della rotatoria di via Mameli. Il discorso sembra chiuso per le altre tre videolottery, che si trovano in centro storico: il Consiglio comunale, infatti, ha approvato una variante urbanistica, che impedisce l’apertura di sale giochi nell’area rapallese delimitata a sud dal mare, a nord dalla cinta ferroviaria, a ovest dal torrente Boate e ad est dal torrente S. Francesco. Il Sindaco Mentore Campodonico ritiene di avere fatto tutto quanto era in suo potere fare.