Conclusa la Messa in Cattedrale, il Vescovo: “La prova della Quaresima faccia riscoprire la gioia della fede”

DIOCESI – La quaresima che oggi iniziamo è tempo che mette a prova la vita del Cristiano, ne saggia la serietà. La mentalità diffusa nel nostro tempo rifugge dalla prova e sembra accentuare la dimenticanza della Quaresima. Forse è proprio un riflesso del guardare con sospetto tutto ciò che ha il gusto della prova faticosa. E anche questa dimenticanza che abbiamo intorno a noi diventa un mettere alla prova la nostra coerenza cristiana. La prova consiste nel mettersi al servizio di Gesù sofferente e riconoscere il peso del nostro peccato sperimentare la necessità di condividere con il Padre il cammino di redenzione, in Gesù diventare giustizia di Dio. La prova è sperimentare gesti penitenziali, l’apertura del cuore, fare spazio a Dio in mezzo a tutte le cose con le quali vogliamo soddisfare la nostra vita. Tutti questi impegni in qualche modo coprono, il grande dono che il Signore ci vuol fare. Accettare la prova penitenziale significa fare spazio all’intervento di Dio nella nostra vita, mettersi sulla strada del ritorno a Dio dalle nostre piccoli o grandi fughe da Lui. Le privazioni austere di cui la cenere è segno sono espressione della lacerazione del cuore. Dunque non fatti esteriori, ma intimi nel nostro essere.Il ritorno per il cristiano trova il suo compimento nella Riconciliazione con Dio. Le braccia aperte della misericordia del Padre. Il padre ci chiede il Gaudio dell’intimità con lui che vede nel segreto. Se questi sono gli aspetti autentici della prova quaresimale allora desidero proporre che anche la quaresima di quest’anno in particolare sia un vivere la gioia della fede. In questa occasione la gioia della fede nelle prove della vita. Credo che sia possibile cogliere nel vangelo appena letto il suggerimento in questo senso. Il Signore ha detto quando digiunate non diventate malinconici. Non leggiamo queste parole come invito all’interiorità della penitenza ma raccogliamovi anche la sfida della gioia della fede quando sei provato o in difficoltà. Non rattristarti, non sentirti tradito, ma accetta la sfida di una fede che vuol essere gioiosa anche in quei momenti. Mentre le prove della vita spesso anche gravi e pesanti sembrano mettere in scacco la gioia del credere, scopriamo le parole che ci vengono sottoposte come invito a seguire gesù sofferente per risorgere con lui, teniamole come occasione di riconciliazione, di confidenza nell’amore del padre, come via di condivisione nell’amore dei fratelli. A mutare atteggiamento ci invita anche il Santo Padre nel messaggio della Quaresima di quest’anno. “Si tratta di accostarsi al signore con cuore sincero, di mantenere salda la nostra speranza, di avere attenzione ad esercitare insieme ai fratelli la carità e le opere buone. E’ una responsabilità reciproca che constatiamo molto attuale, in questo momento di difficoltà per tante famiglie. Esprimiamo in pienezza la gioia della fede che sfocia sempre nella carità.”