Il Card. Dziwisz conclude il ciclo “Cattedrale aperta” ricordando Giovanni Paolo II

GENOVA – “Il beato Giovanni Paolo II: un Papa e un esempio per il nostro tempo”: un ritratto d’autore dedicato al pontefice polacco, che per 26 anni ha guidato la Chiesa e che l’anno scorso è stato proclamato beato, è stato stilato dalla persona che ha condiviso ogni momento del pontificato, il Card. Stanislao Dziwisz, suo segretario personale e ora suo successore come Arcivescovo di Cracovia. Il Card. Dziwisz ha presentato la sua testimonianza a Genova nella Cattedrale di S. Lorenzo, gremita di persone; davanti all’altare era posta la fotografia di Giovanni Paolo II, definito dal suo fedele segretario “un Papa a servizio di Dio e dell’uomo che ha scolpito la fisionomia della Chiesa di oggi”. L’Arcivescovo di Cracovia, inizialmente, ha presentato la situazione attuale della sua patria: “in Polonia ci difendiamo ancora. Gli attacchi non arrivano più dalla dittatura comunista ma dalla cultura europea e c’è il pericolo che la democrazia diventi dittatura, perché ci sono spinte per imporre un pensiero unico nel campo dei diritti individuali e della bioetica”.
Poi, ha messo in risalto i punti salienti del Pontificato di GPII, ricordando il suo celeberrimo invito a “non avere paura”. Giovanni Paolo II, ha detto, “ha aiutato i cristiani di tutto il mondo a non avere paura di dirsi cristiani, di appartenere alla Chiesa, di proclamare il Vangelo, a non avere paura della verità”. Avendo conosciuto direttamente prima il nazismo poi il comunismo, infatti, Woytjla aveva capito che tutte le dittature costruiscono il loro potere sulla paura e che l’arma più potente contro ogni dittatura è la liberazione dalla paura tramite verità e solidarietà.  Poi, il Card. Dziwisz ha richiamato un aspetto caratterizzante del pontificato di GPII: l’intuizione delle Giornate mondiali della gioventù, ricordando che “presentava ai giovani ideali alti, puntava alla profondità, accendeva grandi desideri, indicava valori superior,i per i quali vale la pena vivere e dare la vita”. Al termine della serata il card. Dziwisz ha donato al card. Bagnasco, Arcivescovo di Genova, due reliquie del beato Giovanni Paolo II.