Il Papa a Cuba: il Paese guarda al futuro ampliando gli orizzonti

CUBA – “Sono convinto che Cuba, in questo momento così importante della sua storia, sta guardando già al domani, e per questo si sforza di rinnovare e ampliare i suoi orizzonti; a ciò coopererà quell’immenso patrimonio di valori spirituali e morali che hanno plasmato la sua identità più genuina”: è quanto ha detto il Papa nella cerimonia di benvenuto all’aeroporto di Santiago di Cuba. L’aereo papale è atterrato poco prima delle 21.30, proveniente dal Messico. Ad accoglierlo il presidente cubano Raúl Castro che ha detto: “Cuba la accoglie con affetto e rispetto e io sono onorato dalla sua presenza”. Castro ha sottolineato nel suo discorso che il Paese è impegnato sui fronti della giustizia e della solidarietà mentre nel mondo ci sono grandi disuguaglianze, ha denunciato l’embargo Usa contro l’isola, un embargo – ha detto – che si è esteso ai settori finanziari nonostante gli sforzi di cambiamento del governo cubano. Il presidente ha quindi ricordato il recente pellegrinaggio nel Paese dell’immagine della Vergine della Carità del Cobre che ha saputo unire tutti i cubani, credenti e non credenti e ha ribadito i buoni rapporti esistenti tra Chiesa e Stato. Da parte sua, Benedetto XVI ha ricordato la storica visita di Giovanni Paolo II nell’isola caraibica nel 1988: “uno dei frutti importanti di quella visita – ha rilevato – fu l’inaugurazione di una nuova fase nelle relazioni tra la Chiesa e lo Stato cubano, con uno spirito di maggiore collaborazione e fiducia, benché rimangano ancora molti aspetti nei quali si può e si deve avanzare, specialmente per quanto si riferisce al contributo imprescindibile che la religione è chiamata a svolgere nell’ambito pubblico della società”. Il Papa ha quindi detto di portare nel suo cuore “le giuste aspirazioni e i legittimi desideri di tutti i cubani, dovunque si trovino, le loro sofferenze e gioie, le loro preoccupazioni e gli aneliti più nobili, in modo speciale dei giovani e degli anziani, degli adolescenti e dei bambini, degli infermi e dei lavoratori, dei detenuti e dei loro familiari, così come dei poveri e bisognosi”. Decine di migliaia di cubani in festa hanno accompagnato il tragitto, lungo 10 chilometri, percorso dal corteo papale dall’aeroporto fino all’arcivescovado di Santiago di Cuba.