Via Crucis diocesana, il Vescovo: “Gesù è l’uomo del perdono”

DIOCESI –  E’ iniziata con queste parole la meditazione di Mons. Alberto Tanasini al termine della Via Crucis cittadina. Dopo il percorso di preghiera tra le vie di Chiavari, i fedeli si sono riuniti davanti al Vescovo nella Cattedrale di Ns. dell’Orto. Il Vescovo ha preso spunto dalla riflessione di Benedetto XVI che – ha spiegato – “ha messo in crisi la mia concezione di perdono”. Spesso il perdono è considerato un gesto di buona volontà: dipende da noi farlo prevalere sulle nostre reazioni. Invece no – ha proseguito: la colpa è una realtà, è una forza oggettiva che ha causato una distruzione interiore e questa deve essere superata. A volte si dice: non riesco a dimenticare. Ma il perdono non è dimenticare o far finta di niente. La colpa deve essere smaltita, superata e di questo ci accorgiamo quando la viviamo in prima persona, quando è una dinamica che ci rode. Se per superare la colpa pensiamo che il prezzo lo debba pagare chi mi ha colpito ecco, c’è la vendetta. Ma anche il perdono ha il suo prezzo e questo – anche se è difficile, ha ricordato Mons. Tanasini – lo deve pagare soprattutto chi perdona: è la dinamica dell’amore. “Io devo superare in me il male subito e con ciò rinnovare me stesso”. Questo è il vero perdono, una strada ardua che deve essere percorsa anche dall’altro, occorre abbracciare l’altro. Entrambi soffrendo il male commesso e superandolo diventano nuovi. “Non è più chiaro ora il cammino di perdono percorso da Gesù? Gesù si carica del male, lo brucia in sè e compie un rinnovamento completo… lui, l’offeso, che non aveva commesso peccato, eppure paga il prezzo, lo paga per amore, lo brucia in sè”. E con la fede ogni uomo si può coinvolgere in questo processo di purificazione. Ogni uomo è perdonato in Cristo. Non è un gesto semplice, come non lo è la Croce del Signore. E’ un gesto però vero e vera è la novità di vita che ne deriva.