Papa: La nostra libertà è essere di Cristo

CITTA’ DEL VATICANO – Un cristiano non può fare niente se non è unito a Cristo. E’ quanto ha affermato Benedetto XVI nella riflessione che ha preceduto la recita del Regina Coeli in Piazza San Pietro.  La libertà di scegliere può portare un uomo a fare grandi cose. La libertà di scegliere Cristo porta un uomo a fare cose più grandi di Lui. È una promessa del Vangelo ed è il senso della liturgia della quinta domenica di Pasqua, sulla quale Benedetto XVI ha imbastito la sua riflessione. Il tralcio unito alla vite che porta frutto, oppure il tralcio che non lo è e diventa sterile: per un cristiano, comprendere questa verità vuol dire aver capito l’essenza del suo cammino di fede. “Se l’uomo inclina il suo cuore verso il bene e chiede a Dio l’aiuto, ne riceve la forza necessaria per compiere la propria opera. Perciò la libertà dell’uomo e la potenza di Dio procedono insieme. Questo è possibile perché il bene viene dal Signore, ma esso è compiuto grazie ai suoi fedeli”. Al termine della preghiera, il Papa ha ricordato e salutato gli organizzatori dell’Incontro mondiale delle famiglie, in programma a fine mese a Milano. “Ringrazio la Diocesi ambrosiana e le altre Diocesi lombarde che stanno collaborando alla preparazione di questo evento ecclesiale, promosso dal Pontificio Consiglio per la Famiglia, presieduto dal Cardinale Ennio Antonelli. Anch’io, a Dio piacendo, avrò la gioia di parteciparvi e per questo mi recherò a Milano dall’1 al 3 giugno”. E un ultimo, importante saluto è stato quello, “cordiale”, che il Papa ha voluto rivolgere all’Associazione “Meter”, “che promuove – ha detto – l’impegno in favore dei bambini vittime della violenza”.