Terremoto, gli esperti: val d’Aveto a basso rischio. Ma non troppo

REZZOAGLIO – Il terremoto in Emilia ha sorpreso anche gli esperti. Erano segnalate aree sismogenetiche in grado di provocare un evento come quello di maggio. Ma il periodo di ritorno poteva essere superiore ai mille anni. L’Emilia vive dunque il momento più critico. Gli studiosi sostengono che in Italia non esistano zone sismiche: tutto il Paese, in realtà, sarebbe a rischio terremoto. “Pertanto – ha sottolineato il sismologo Claudio Eva ieri sera in diretta tv – in tutta Italia la normativa richiede tecniche di costruzione edilizia che tengano conto degli spostamenti orizzontali”. In Liguria il pericolo di terremoti è segnalato ad Oriente, per la vicinanza con l’Appennino, nelle zone di Borgo Taro e del parmense, e a Occidente nell’imperiese. Si ricordano terremoti storici, come quello del 1560 nel Nizzardo, del 1987 a Imperia a 20 km dal mare di magnitudo 6.4 e del 1995 in mare davanti a Ventimiglia. In tutti i casi danni significativi ma non gravi. Nel Tigullio, i movimenti più forti sono percepiti in val d’Aveto, proprio per la sua vicinanza alla zona di Borgo Taro. “Ma sino ad oggi, ha spiegato Eva, le scosse sono state di gran lunga inferiore alle media del Paese. Non si può dire che non ci sia pericolo, ha concluso, occorre intervenire preventivamente dove possibile”.