Continua l’impegno della Caritas a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto

ROMA – Ad un mese dal sisma che ha colpito l’Emilia Romagna continua l’impegno della Caritas nazionale. Il punto è stato fatto nei lavori del Consiglio nazionale di Carits, che si sono conclusi proprio ieri. “Il nostro servizio – ha auspicato Mons. Giuseppe Merisi, vescovo di Lodi e Presidente della Caritas Italiana – a tutti i livelli sia sempre ispirato dalla fede e dall’eucarestia”. Il Presidente ha anche sottolineato il momento significativo del cammino Caritas, superato il traguardo dei 40 anni, con l’avvio di una nuova fase che deve però fare i conti con situazioni critiche: dal terremoto in Emilia Romagna e nel Nord Italia ai morsi sempre più profondi di una crisi europea e mondiale. Una sessione specifica è stata dedicata ad una profonda verifica dell’intervento delle Caritas in Abruzzo a tre anni dal terremoto e a seguire, a un mese dalla nuova emergenza, si è fatto il punto sulle sinergie attivate in occasione del terremoto che ha colpito in particolare l’Emilia Romagna. Con preoccupato allarme per l’ennesima tragedia nel mare della Puglia con la perdita di ulteriori vite umane e in vista dello smantellamento del sistema delle accoglienze previsto per il 31 dicembre 2012, il Consiglio nazionale ha rilanciato l’attenzione sul tema dei profughi dal Nord Africa ospitati anche dalle strutture Caritas. Al di là delle paventate conseguenze sociali, permangono nell’immediato enormi difficoltà di gestione, sia per ritardi nei rimborsi, sia per il sovraffollamento dei Centri per richiedenti asilo pieni di persone che hanno visto respinta la loro domanda e hanno avviato ricorsi. Manca quindi una prospettiva e un chiaro quadro complessivo del sistema delle accoglienze. Un altro appello è arrivato sul servizio civile con la richiesta di garantirne come primo passo il finanziamento in una prospettiva pluriennale di stabilità, lasciando aperto il confronto, a partire dalle realtà ecclesiali, su proposte e modalità di ulteriore valorizzazione nell’ottica educativa di servizio al bene comune. È stato poi condiviso l’impegno di un anno attraverso il Rapporto di attività del 2011 che ha registrato progetti e interventi in Italia e in tutto il mondo. Caritas Italiana ha realizzato in 80 Paesi decine di progetti e 321 microprogetti. Sul fronte interno in risposta alla crisi sono state 806 le iniziative monitorate in 203 diocesi in particolare in favore delle famiglie.