“Liberi dall’azzardo”, iniziativa a Casarza Ligure

CASARZA LIGURE – Regole più rigide per l’apertura di nuove sale per l’azzardo, maggiore informazione sui rischi connessi al gioco patologico, più sensibilizzazione a proposito delle conseguenze del gioco compulsivo. E’ quello che chiede l’Associazione culturale “Liberi dall’azzardo”, che ha avviato la sua seconda iniziativa pubblica con la consegna ai sindaci del Tigullio del dossier della Camera dei Deputati sugli aspetti sociali e sanitari della dipendenza da gioco d’azzardo. Primo destinatario del dossier è stato Claudio Muzio, sindaco di Casarza Ligure. “Siamo partiti da Casarza – spiega il segretario dell’Associazione, Gianteo Bordero – perché è stato uno dei primi Comuni ad attivarsi, chiedendo alla Regione di adottare una normativa più stringente in materia di nuove sale per il gioco d’azzardo”. Normativa che è stata poi approvata dal Consiglio Regionale, segnando quella che il sindaco Muzio ha definito “una svolta importante”, perchè “scritta sulla scorta della legge restrittiva varata nel 2011 dalla Provincia autonoma di Trento e della sentenza della Corte Costituzionale che l’ha dichiarata legittima. Prima”, ha proseguito Muzio, “i sindaci non avevano alcun potere di intervenire nell’apertura di nuove sale per l’azzardo, perchè la materia era ritenuta di esclusiva competenza dello Stato ed era sufficiente l’autorizzazione della Questura. Così i sindaci che hanno emesso ordinanze negli anni scorsi si sono trovati a perdere ricorsi su ricorsi, e i loro Comuni a dover pagare rimborsi milionari, mettendo a rischio la tenuta finanziaria dell’Ente. Ora, per fortuna, il vento sta cambiando”.