Miniere di Gambatesa, Briano: “La Regione è al lavoro”

NE – La Regione è al lavoro per risolvere la situazione di stallo in cui versano le miniere di Gambatesa in val Graveglia. Lo ha assicurato oggi in Consiglio l’Assessore regionale all’Ambiente Renata Briano. Per risolvere il problema – ha spiegato – ci siamo messi subito a lavorare insieme all’Ente Parco. Il tema è stato sollevato dalle interrogazioni di Ezio Chiesa ed Edoardo Rixi. I consiglieri hanno ricordato che nel 2009 la Regione spese 650 mila euro per consentire al Parco dell’Aveto di comprare il sito dalla società Silma. Una volta restituita la concessione mineraria da parte di Silma, l’attività estrattiva si è fermata, ma sino ad oggi il Parco non ha preso provvedimenti, così, per motivi di sicurezza, il sito rimane chiuso anche al pubblico. Soldi pubblici in fumo anche per altre proprietà del Parco. Ad esempio il rifugio di Gambatesa, riqualificato con una spesa di 800 mila euro e inaugurato nel 2009, non è mai entrato in funzione. La Briano ha spiegato che un apposito gruppo di lavoro predisporrà un disegno di legge volto alla riapertura di siti come quello di Gambatesa. La mancata apertura del rifugio, invece, sarebbe responsabilità del Comune di Ne che non ha rilasciato l’abitabilità. Inoltre, la Briano ha precisato che il costo di costruzione dell’edificio è stato pari a 30 mila euro, nell’ambito di un piano da 800mila euro che prevedeva però altri interventi.