SESTRI LEVANTE – Settembre è un mese di festa per la comunità di S. Maria di Nazareth che celebra le solennità patronali a breve distanza l’una dall’altra. Mons. Alberto Tanasini ha presieduto l’Eucarestia nella memoria della Natività della Vergine, qui venerata sotto il titolo di S. Maria di Nazareth. Domenica prossima sarà celebrata la Festa del Santo Cristo. Quest’anno le comunità ricorda due anniversari importanti: la realizzazione dell’altare maggiore, costruito da Francesco Schiaffino nel 1762, e l’elevazione della Collegiata di S. Maria di Nazareth a Basilica Romana Minore.
Ma è sul titolo, legato al paese di Nazareth, che si è soffermato Mons. Alberto Tanasini nell’omelia proposta ai fedeli. Perchè un luogo non è solo una indicazione geografica, ma assume un significato eterno nei disegni di Dio, che scelse di farsi vicino agli uomini proprio attraverso un villaggio piccolissimo, insignificante di fronte agli uomini. E Nazareth diventa casa benedetta perchè qui si manifesta l’appartenenza di Gesù al Tempio di Dio, alla Casa del Padre, ed è in quella casa che egli cresce in sapienza, età e grazia. Di qui, è scaturita la riflessione di Mons. Tanasini, che ha proposto l’immagine di Maria, intenta a meditare nel nascondimento della casa il mistero della vita del Figlio: e questo diventa per ciascun credente un invito a cogliere il valore dell’ordinarietà e a scoprire come la vita di tutti i giorni e la casa siano in realtà il luogo in cui la propria vita si fa dimora di Dio, obbedienza al Suo disegno su ciascun uomo, appartenenza al mistero della sua volontà. Ed è così che la vita cresce, appunto, in sapienza, età e grazia, in umanità riconquistata e rifiorita.
La riflessione del Vescovo è stata proposta di fronte ad una comunità raccolta e silenziosa, che continuerà a riunirsi anche in questa settimana, per prepararsi alla Festa delSanto Cristo con una meditazione sul significato della croce.
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