Province. Verso la stesura definitiva del decreto

GENOVA – E’ pronta la nuova cartina delle Province italiane, che approderà in Consiglio dei Ministri nella prima riunione utile di novembre. La mappa traccia una sintesi dei pareri che in queste ore vengono ufficializzati dalle Regioni italiane. Il decreto repinge le tante richieste di deroga arrivate da diverse parti d’Italia e applica le regole fissate con la legge sulla spending review: le Province che hanno meno di 350 mila abitanti o un’estensione inferiore ai 2.500 chilometri quadrati vengono accorpate con quelle vicine. Le Province scenderanno da 86 a 50, comprese le dieci Città metropolitane. Quelle tagliate saranno trentasei, alle quali bisogna aggiungere un’altra decina di cancellazioni nelle Regioni a statuto speciale, che però hanno sei mesi di tempo per adeguarsi e decideranno loro come farlo.
Per quanto riguarda la Liguria, la proposta del consiglio regionale comprenderà l’unificazione delle province di Imperia e Savona, l’Istituzione della Città metropolitana di Genova che comprenderà anche il territorio del Tigullio, sulla scorta dei confini della provincia di Genova, ed una Provincia a Levante, ricadente nei confini di quella della Spezia. La proposta doveva essere formalizzata nel corso della riunione del consiglio regionale in corso di svolgimento dalle 10 di questa mattina, che è stata però interamente occupata, nelle prime tre ore, dalle comunicazioni del presidente Claudio Burlando relative alle dimissioni della vicepresidente Marylin Fusco, e al relativo dibattito