Stop alla delibera sull’Isee. Accolta la protesta delle famiglie dei disabili

REGIONE – Con una deliberazione regionale la Giunta ligure intende ridurre la soglia minima Isee per accedere al fondo per disabili gravi da 40 mila a 10 mila euro. Un duro colpo per i portatori di handicap e per le loro famiglie. La deliberà è la 1156 del 2012 che prevede una rimodulazione del Fondo di Solidarietà. E’ una manovra che tocca pesantemente il terzo settore, che già pochi mesi fa ha dovuto subire il taglio secco del 5% ai finanziamenti. La manovra, secondo i responsabili del comparto socio sanitario, penalizza i nuclei familiari delle persone con fragilità, che non riusciranno a sopportare più le spese necessarie a garantire l’assistenza ai propri figli. Per questo oggi una delegazione di famiglie ha protestato in Regione chiedendo l’immediata sospensione della delibera. Hanno partecipato anche i membri dell’Uneba ligure e i vertici del Villaggio del Ragazzo. La delegazione è stata ricevuta dall’Assessore ai Servizi Sociali Lorena Rambaudi, alla quale è stato chiesto di spiegare quali livelli di assistenza la Regione voglia garantire e di aprire un tavolo di lavoro. “Nessuno sarà costretto a dimettere i propri figli dalle strutture residenziali perché non ha i soldi – ha dichiarato la Rambaudi. La Regione – ha aggiunto – non lascerà sole le famiglie dei disabili, ma attiverà la presa in carico dei servizi sociali e la valutazione di ogni singolo caso. Nel pomeriggio nuova riunione durante la quale è giunta la notizia tanto attesa: l’Assessore Rambaudi si è detta disponibile a sospendere la delibera e ad indire una serie di incontri per portare alcune modifiche migliorative. Un successo – ha commentato la Presidente regionale dell’Anffas alla fine della riunione pomeridiana – adesso abbiamo un mese di tempo per portare le nostre proposte e modificare questa politica del risparmio che nei giorni scorsi aveva portato il nostro comparto alla soglia di allarme. Infine, la Rambaudi infine ha tranquillizato i presenti sul fatto che pagheranno una quota di compartecipazione al fondo di solidarietà solo coloro che potranno.