Farmacie, sì alle liberalizzazioni

GENOVA – La Regione ha approvato in maniera unanime la legge che disciplina orari e turni delle farmacie, all’insegna della liberalizzazione dei servizi.
La legge stabilisce innanzitutto i livelli minimi dei servizi: le farmacie devono garantire un orario settimanale complessivo non inferiore alle 40 ore suddiviso su almeno cinque giornate per almeno 230 giorni all’anno. le farmacie rurali hanno inveve l’obbligo di tenere aperto almeno 36 ore alla settimana, per almeno 210 giorni all’anno.
Il servizio ordinario va svolto fra le 8 e le 21, e obbligatoriamente fra le 9 e le 12 e fra le 16 e le 19. L’apertura per mezza giornata nei festivi comporta l’obbligo di otto ore continuative di servizio. Nel caso in cui la farmacia voglia tenere aperto oltre le 21 ha l’obbligo di effettuare l’intero servizio notturno, fino alle 8 del mattino del giorno successivo.
Nei giorni e nelle ore di chiusura il servizio deve essere garantito da almeno una farmacia ogni 20 mila abitanti e comunque da almeno una farmacia per ogni ambito territoriale; il servizio notturno può essere assicurato da una o più fermacie, in maniera permenente o a rotazione. le singole farmacie durante il servizio notturno possono organizzare la consegna a domicilio del farmaco, con oneri a loro carico.
Il calendario dei turni e delle rotazioni, degli orari di apertura e chiusura lo stende l’Azienda Sanitaria locale, acquisito il parere dell’Ordine provinciale dei farmacisti, sulla base delle scelte operate dai titolari.
La legge entra in vigore dal primo gennaio del 2013