Invito del vescovo dal cimitero di Chiavari: vivere la speranza contro la morte spirituale

CHIAVARI – Il 2 novembre è il giorno del ricordo e della preghiera per i defunti. I campo santi sono stati visitati da un flusso continuo di persone. Chi ha portato un fiore, chi un lumino, chi ha sostato in preghiera dinnanzi alla tomba di un caro scomparso. Nel cimitero di Chiavari il vescovo ha celebrato la Santa Messa nel primo pomeriggio, alla presenza delle autorità cittadine: il sindaco, rappresentanti del consiglio comunale, forze dell’ordine. Hanno concelebrato i parroci delle comunità chiavaresi. Il vescovo nell’omelia ha richiamato l’atteggiamento che ha accomunato i tanti fedeli presenti alla liturgia: il ricordo grato di chi ci ha lasciato, il desiderio di pregare per le anime dei defunti, nell’intento di restituire loro un po’ del bene ricevuto. La luce cristiana – ha spiegato Mons. Tanasini – ci consente di pensare ai nostri morti in una condizione nuova di vita. C’è poi una terza riflessione proposta dal vescovo: guardare in faccia la morte. “C’è la morte fisica e la morte che viene dalla nostra volontà. Troppo spesso nel nostro tempo, prima del trapasso dalla vita terrena a quella eterna, subentra la morte spirituale, il tempo in cui prevale il senso di autodistruzione. Questo clima, che serpeggia anche tra i giovani, è dettato dalla mancanza di speranza. Da qui l’invito esplicito formulato da Mons. Tanasini e rivolto ai fedeli presenti: vivere la speranza e offrirla ai giovani, affinchè la commemorazione dei defunti diventi anche un impegno a portare il messaggio di salvezza che viene da Dio.