Controlli sulla filiera della pesca. Sequestri e multe a Genova e nel Tigullio

GENOVA – Anche nel corso del mese di ottobre le Capitanerie di Porto liguri hanno continuato a svolgere controlli sulla pesca e lungo l’intera filiera ittica.
In particolare negli ultimi giorni del mese è stata messa in atto una serie di controlli a tappeto, in mare, nei punti di sbarco del pescato, nella grande distribuzione, nella vendita al dettaglio e nella ristorazione. Il personale della Capitaneria di porto l’ha chiamata Operazione Ottobre 2012. In totale sono stati effettuati 322 controlli. Sono stati sequestrati 1.700 chili di pesce, in particolare di una specie il cui nome scientifico suona “anguilla australis”, che veniva però messa in commercio con la denominazione semplice di “anguilla”, nominativo che si può attribuire esclusivamente ad una specie nazionale. La frode è stata scoperta a Genova: il titolare dell’esercizio commerciale all’ingrosso di Lodi e i rispettivi fornitori, con sede a Milano e provincia, sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per frode nell’esercizio del commercio.
I militari della Capitaneria di Porto hanno inoltre intensificato l’attività di controllo sulla pesca del tonno rosso, in periodo non consentito.
A Genova un pescatore professionista è stato denunciato all’localeAutorità Giudiziaria, per la detenzione di 21 esemplari di tonno di dimensioni inferiori alla taglia minima prevista: il prodotto è stato posto sotto sequestro. Al Capo barca è stata  elevata una sanzione amministrativa di 4000 €.
A Rapallo i militari della Guardia Costiera hanno sorpreso un pescatore dilettante a sbarcare dalla propria imbarcazione da diporto un grosso tonno rosso di 65 chili.