Ordinato Vescovo Mons. Guido Gallese

GENOVA – L’immagine della barca che affronta il mare e la tempesta descrive in maniera sistentica ed efficace la Chiesa, sicura nel mare della storia perchè ha lo sguardo fisso su Cristo. Il Cardinale Angelo Bagnasco,m Arcivescovo di Genova, l’ha usata per indicare anche al nuovo Vescovo Mons. Guido Gallese, vescovo eletto di Alessandria, il punto cruciale del suo ministero: tenere fissi gli occhi in quello del Pastore, naufragare nello sguardo del divino Maestro, e dimorare accanto al suo cuore.

Dove potrà mai il Vescovo trovare luce e forza per la missione che la Chiesa pone sulle sue piccole spalle di uomo? Dove cercare riposo e pace? Dove attingere il sorriso di Padre per tutti e per ciascuno? Dove mendicare la gioia di cui siamo debitori al mondo? Dove ascoltare la parola di verità e di misericordia di cui è costituito Maestro autentico? Dove, se non perdendosi nella profondità di quello sguardo salvatore ed amico? Se non lasciandosi andare all’abbraccio che perennemente invita?

La solenne celebrazione eucaristica per la consacrazione di Mons. Gallese è stata presieduta dal Cardinale Arcivescovo nella Cattedrale di S. Lorenzo a Genova. Mons. Gallese, già responsabile della pastorale giovanile e universitaria a Genova, farà ingresso in diocesi Domenica 25 novembre. L’ordinazione episcopale è stata amministrata dal Card. Angelo Bagnasco; gli altri vescovi consacranti erano il Card. Giuseppe Versaldi, Presidente della Prefettura per gli Affari economici della Santa Sede e già vescovo di Alessandria, e Mons. Luigi Ernesto Palletti, vescovo ausiliare di Genova. Erano presenti il Card. Mauro Piacenza, Prefetto della Congregazione Vaticana per il Clero, e il Card. Domenico Calcagno, Presidente dell’Amministrazione del Patrimonio della Santa Sede.
Nella sua riflessione il Card. bagnasco si è rivolto direttamente a don Guido: “Non dobbiamo avere paura: non perché sicuri delle nostre risorse – sempre così povere e fragili – ma perché sospesi alla parola del Maestro”. La consacrazione episcopale che avviene nell’Anno della Fede, ha aggiunto, resta segnata come uno speciale appello ad essere non solo Maestro di fede, ma uomo di fede, di una fede piena di gioia. E ad avere una cura speciale per i sacerdoti

(Ma sa anche che) il modo migliore per aiutare i suoi sacerdoti è
– lui per primo – percorrere umile e deciso la via della propria santificazione. Per questo, al termine del giorno, il Vescovo deve esaminarsi non tanto su ciò che ha fatto, ma su ciò che è stato. Egli sa anche che non deve offrire la vita agli uomini: in primo luogo la deve offrire a Dio, perché non è questione di essere un conquistatore di anime, ma, prima di tutto, di essere un conquistato da Dio.