Maltempo: troppi alberi caduti, la Provincia chiede più manutenzione

GENOVA – Punta il dito sulle troppe piante incolte e abbandonate nei terreni privati intorno alle strade provinciali dell’entroterra il commissario della Provincia di Genova Piero Fossati “perché – dice – anche durante l’ultimo allerta 2 meteo gli alberi caduti sono stati causa di pericoli e disagi per il transito sulle provinciali e hanno danneggiato veicoli parcheggiati. I tronchi abbattuti sulle strade possono bloccare l’accesso dei mezzi di soccorso e di quelli che intervengono nelle emergenze idrogeologiche, ostacolando e ritardando anche l’azione invernale degli spazzaneve e degli spargisale.” Per questo la Provincia, che per prima si era attivata negli anni scorsi d’intesa con Prefettura, Corpo Forestale e Comuni lancia una nuova campagna di sensibilizzazione, “rivolta soprattutto ai proprietari privati perché sindaci e amministratori locali – dice Fossati – hanno risposto molto bene alle nostre sollecitazioni, questi cittadini un po’ meno. Chiediamo la loro collaborazione concreta per risolvere una questione serissima che riguarda la sicurezza della circolazione e l’incolumità delle persone, ricordando loro le conseguenze alle quali possono andare incontro in caso di inadempienze agli interventi prescritti dagli articoli 29,30 e 31 del Codice della strada per la corretta manutenzione di piante, muri e versanti privati, ma anche il fatto che i proprietari sono responsabili per tutti i danni arrecati a persone e cose dalle piante cadute dai loro terreni.” La stragrande maggioranza delle piante cadute sulle carreggiate “vi si abbattono infatti dalle proprietà private intorno alle strade provinciali e se temporali, galaverna, vento o peso della neve ne sono la causa ultima, il problema nasce dalla mancanza di potature e tagli preventivi dei proprietari dei fondi.” E la Provincia è vicina anche a quelli in difficoltà nel provvedere direttamente (molti proprietari sono anziani) a tagli e potature dei propri alberi: “abbiamo già sperimentato negli anni scorsi – dice Piero Fossati – l’affidamento di queste manutenzioni a terzi, per conto dei proprietari del fondo, che in cambio di tagli e potature possono poi utilizzare direttamente la legna.”