Ne, a breve la collocazione dei due ponti gemelli sulla SP 26

NE – Ormai si vedono spuntare dalla vegetazione all’imbocco della val Graveglia. E’ segno che l’opera si sta avviando alla conclusione. Si tratta dei due ponti gemelli che renderanno più sicuro il transito sulla strada n° 26. La variante Settembrin è attesa da anni in vallata perché è attraverso questa strozzatura, nella zona di Graveglia e di Carasco, che passano decine di auto e di mezzi pesanti. Tra i due grandi ponti correrà un by pass di 1.100 metri e la strada sarà più lineare. Le due strutture sono già state assemblate e ora attendono di essere collocate in posizione, ha spiegato il Commissario straordinario della Provincia Piero Fossati. Domani o al più tardi venerdì arriveranno i sostegni sui quali i ponti verranno definitivamente appoggiati. Dopodiché tre gru saranno collocate nell’alveo del fiume per il trasbordo delle strutture. L’intervento, per il direttore regionale dei lavori Stefano Belfiore, dovrebbe concludersi entro la fine di novembre. A quel punto rimarrebbe da ultimare la viabilità e le altre opere ambientali. Nel tabellino di marcia dei lavori è stato perso un buon mese. Inizialmente, ha spiegato Fossati, i sostegni dei ponti erano stati progettati male. A questo si sono aggiunti ritardi nei tempi di produzione e consegna. L’azienda responsabile non è ligure. Dopodiché, anche il maltempo ha condizionato il prosieguo dell’opera. Per consentire il trasbordo dei due pesanti ponti, le gru devono trovare appoggio nell’alveo del fiume. In questi giorni gli operai avevano preparato il letto del torrente, ma le consistenti piogge di questi giorni hanno di fatto distrutto il lavoro fatto. E dato che i mezzi pesanti non possono transitare sullo stretto ponte in ferro che si trova lì accanto, è necessario realizzare un guado sicuro. Così, se la pioggia non rovinerà nuovamente i piani al più presto i due ponti del peso di tonnellate saranno imbragati, sollevati e messi in posizione. Alla fine la nuova viabilità si andrà a collegare al ponte S. Lucia già ultimato. Ricordiamo infine che la variante viene cofinanziata dalla Regione con 6 milioni di euro, 1,8 dalla Provincia, 1 milione dal Ministero dell’Economia e 200 mila euro dagli enti locali della vallata.