Il commovente saluto del Papa agli Operatori sanitari

CITTA’ DEL VATICANO – La salute è un bene universale da assicurare e difendere e non deve essere sottoposto alle leggi del mercato. Il Papa ha incontrato questa mattina i membri del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari, riuniti in questi giorni in conferenza. Significativo, nel suo discorso, il passaggio in cui Benedetto XVI ha sottolineato che oggi, a motivo dei progressi nel campo tecnico-scientifico, aumenta la capacità di guarire fisicamente chi è malato, ma sembra sempre più debole la capacità di «prendersi cura» della persona sofferente, considerata nella sua integralità e unicità. “A chi sceglie di lavorare nel mondo della sofferenza vivendo la propria attività come una «missione umana e spirituale» è richiesta una competenza ulteriore, che va al di là dei titoli accademici”, ha detto il Papa, che ha utilizzato le parole del Concilio Vaticano II per rimarcare che la Chiesa “non ha il potere di procurare la salute corporale”, perchè “Cristo non ha soppresso la sofferenza; non ha neppure voluto svelarcene interamente il mistero: l’ha presa su di sé, e questo basta perché ne comprendiamo tutto il valore”. “Nessuna lacrima, né di chi soffre, né di chi gli sta vicino, va perduta davanti a Dio”, è stata la conclusione di Benedetto XVI