Il dolore del Papa per la strage di Newtown

CITTA’ DEL VATICANO – Natale è vicino e forse anche per questo la tragedia che ha sconvolto l’America appare ancora più terribile. All’Angelus, il Papa ha detto di essere stato profondamente rattristato dalla notizia della violenza insensata che ha reciso la vita di così tanti bambini in una scuola del Connecticut. Lo ha detto al termine della preghiera mariana, durante i saluti in lingua inglese: “Assicuro la mia preghiera e vicinanza alle famiglie delle vittime, specialmente a quelle che hanno perso un bambino”, ha detto il Papa, che ha invocato il Dio della consolazione affinché “possa toccare i loro cuori e dare sollievo al loro dolore”. Prima delle parole sulla strage di Newtown, il Papa si era soffermato sulla figura di Giovanni Battista, presentata dal Vangelo domenicale. Benedetto XVI ha rivolto la sua attenzione ai dialoghi del Battista con la folla, i pubblicani e i soldati. Nel primo, ha osservato, si vede come la giustizia debba essere animata dalla carità: “Giustizia e carità non si oppongono, ma sono entrambe necessarie e si completano a vicenda”, ha spiegato il Santo Padre. Ad alcuni pubblicani, cioè esattori delle tasse, invece, Giovanni Battista chiede di non esigere nulla di più di quanto è stato fissato: “Il primo passo verso la vita eterna è sempre l’osservanza dei comandamenti. In questo caso, non rubare”. Giovanni Battista chiede poi ai soldati di non abusare del loro potere: “Anche qui la conversione comincia dall’onestà e dal rispetto degli altri: un’indicazione che vale per tutti, specialmente per chi ha maggiori responsabilità”, ha concluso il Santo Padre