BANGUI – Sì alla formazione di un governo di unità nazionale con i ribelli di Seleka e sì a colloqui da tenersi a Libreville, in Gabon, per arrivare a una soluzione politica della crisi: in una conferenza stampa tenuta ieri il presidente del Centrafrica François Bozizé ha aperto a queste possibilità al termine di un incontro con il presidente dell’Unione Africana Thomas Yayi Boni. Yayi Boni – che è anche capo di Stato del Benin – è arrivato ieri a Bangui alla guida di una delegazione diplomatica di cui faceva parte anche l’ex presidente del Burundi Pierre Buyoya. I due hanno lanciato un appello ai belligeranti perché mantengano le rispettive posizioni e hanno chiesto alle forze armate centrafricane di obbedire agli ordini impartiti da Bozizé per non compromettere le trattative. Attestati a pochi chilometri da Bangui, i ribelli di Seleka – che in lingua sango significa Alleanza – hanno accolto con cautela le dichiarazioni di Bozizé e in dichiarazioni alla stampa internazionale hanno detto di volere garanzie precise oltre che la liberazione di alcune centinaia di persone che sarebbero state arrestate in questi giorni su ordine di Bozizé. Intanto, come si evince dalla cartina pubblicata, i nostri missionari stanno bene: la diocesi di Bouar, infatti, non è toccata dalla calata dei ribelli su Bangui.