S. Messa di fine anno, il Vescovo: “Il tempo è un dono da vivere e custodire”

te deum 2012DIOCESI – Il tempo è dono, è offerta di grazia, non è solo un muoversi di astri. E tutte le cose che accadono, sono un’opportunità da vivere. E’ partito da questa riflessione il Vescovo nella Messa di fine anno celebrata nella chiesa di S. Giovanni B. Fare memoria degli eventi della vita vuol dire non perderli. Il rischio è però di buttarsi alle spalle doni ancora attuali. La Chiesa, ha detto Mons. Tanasini, quest’anno ha ricordato i 50 anni dal Concilio Vaticano II e i 20 anni dalla conclusione del Sinodo. Fatti del passato, è vero, ma la cui grazia è ancora attuale e che mai deve essere perduta. Di qui l’importanza del verbo custodire, sottolineato dal Vescovo in riferimento alla maternità di Maria. Il termine custodire, ha spiegato, qualifica l’impegno mariano e rappresenta la vera forza della donna, un gesto di fede che rende partecipi i credenti di ogni tempo. Ma ci sono altri aspetti della vita di tutti i giorni su cui Mons. Tanasini si è soffermato. Ha invitato non essere indifferenti a quanto accade ai cristiani nel mondo che vengono perseguitati per il solo fatto di essere cristiani. Queste persone non sono solo dati trasmessi dai telegiornali, ma fratelli come noi che dobbiamo ricordare nella preghiera. Più attenzione, ha esortato il Vescovo, anche per chi è in difficoltà a causa della crisi. Verso di loro occorre aprire il cuore e i sentimenti, non si tratta di fare qualche bel gesto, ma anche di rinunciare a qualcosa di nostro per dare gioia e speranza, per uscire dall’egoismo e collaborare. In conclusione, il Vescovo ha richiamato la comunità ad essere responsabile anche per la vita sociale, ad affermare con forza valori e scelte che non possono essere messi in discussione, perché beni fondamentali della vita dell’uomo.