I primi rincari del nuovo anno picchiano sui trasporti

a122013 appena iniziato e via ai rincari. Treni più cari per i pendolari, con un aumento del 3,1% per biglietti e abbonamenti. Più salata anche l’autostrada.
Partiamo dalla rete ferroviaria. Si salvano solo le tratte inferiori ai cinque chilometri, per le quali il prezzo del biglietto non subirà modifiche. Nessun aumento neppure per la carta Tuttotreno. Nel concreto, la tratta da Chiavari Genova passerà da 7 euro e 80 a 8 euro. In un viaggio di andata e ritorno si pagheranno 40 centesimi in più. L’abbonamento mensile salirà a 62 euro. E restano le incertezze sul biglietto integrato treno-bus a Genova: se dovesse essere confermata l’ipotesi più negativa, si passerebbe da 380 a 520 euro in un anno. L’ufficio stampa di Trenitalia, questa mattina, ha assicurato che i treni a media e lunga percorrenza come Intercity, Freccia Bianca e Eurostar che transitano nel Tigullio, non subiranno aumenti. Passiamo all’autostrada.
La società informa che dal primo gennaio è entrato in vigore l’adeguamento tariffario pari al 3,47%. Aumento dovuto a due fattori: il 2,24% dovuto al 70% dell’inflazione registrata dal luglio 2011 a giugno 2012. L’1,23% che
riguarda l’ammontare degli investimenti. Vediamo nel concreto cosa cambia per chi viaggia: sull’autostrada ligure-toscana gestita da Salt l’aumento sarà del 3,93%. Sull’Autostrada dei Fiori si pagherà il 3,7% in più. Tra Sestri L. e Genova Ovest l’importo sale da 4,10 a 4 euro e 20. Dieci centesimi in più anche per chi entra a Chiavari ed esce a Ovest. Chi accede all’autostrada da Chiavari ed esce a Rapallo o Genova Nervi non avrà alcun aumento. Invece, se entra sempre al casello di Chiavari ed esce a Milano o Savona, il rincaro sarà di 20 centesimi rispetto al 2012. Infine, la tratta Chiavari Roma passa da 34 euro e 70 a 35 e 80, un euro e 10 in più. Cifre non molto elevate, ma che per chi viaggia molto o è pendolare, peseranno in modo significativo sul bilancio annuale di una famiglia. Gli aumenti, secondo Federcomsumatori, sarebbero comunque al di sopra del tasso di inflazione, dunque eccessivi.