CARASCO – L’ultima giornata di visita pastorale a Carasco inizia di buon mattino nella parrocchia di Santa Maria di Sturla. I fedeli che si recano a Messa trovano ad accoglierli il vescovo che, come il parroco, si soffermerà con loro anche dopo la celebrazione eucaristica. Il pastore della Diocesi sta in mezzo al suo popolo e ne raccoglie le testimonianze e l’affetto. Stesso rituale si ripete anche nel pomeriggio nella frazione più alta di San Pietro di Sturla. Qui i parrocchiani, a nome di tutta la comunità, regalano a Mons. Tanasini un pastorale, simbolo di chi porta il peso e la gioia del suo gregge. Ma anche oggetto con il quale i fedeli di Carasco vogliono testimoniare la loro vicinanza al vescovo, aiutandolo con la preghiera a guidare la chiesa diocesana. Sono questi i momenti conclusivi della visita pastorale iniziata una settimana fa nella parrocchia di San Marziano, la più popolosa del paese, dove ieri mattina Mons. Tanasini ha amministrato il sacramento della cresima a 24 ragazzi delle tre comunità. Singolare la coincidenza con la Domenica del Buon Pastore. Un passaggio che il vescovo ha sottolineato nell’omelia chiedendo ai cresimandi: Siete qui consapevoli che con la cresima sarete legati più strettamente alla Chiesa, o solo perchè ad un certo punto della vita bisogna prendere questo sacramento? Vorrei – ha proseguito il vescovo – che voi foste qui perchè vi sentiate amati e seguiti e non vi vergognate di appartenere a questa comunità grande. Al cuore ci sta la scoperta di un amico: il Signore buon pastore.