Il Villaggio esperienza unica in Liguria come centro di formazione integrata

villaggioCOGORNO – Il Villaggio del Ragazzo si attesta sempre più come esperienza unica sul territorio ligure. La definizione è stata sottolineata dall’assessore regionale all’istruzione e formazione Pippo Rossetti, che, questa settimana, ha incontrato nella struttura di San Salvatore di Cogorno, i rappresentanti dei 23 comuni del Tigullio, i direttori sociali dei distretti socio sanitari, l’ufficio scolastico regionale, ASL 4, rete scolastica Merani, i rappresentanti della Provincia di Genova. Si è trattato dell’incontro annuale convocato per i firmatari della Convenzione per il Centro di Formazione Integrata. Il progetto ha come obiettivo di combattere la dispersione scolastica e favorire il successo formativo anche di quegli alunni con difficoltà di apprendimento. Il Villaggio del Ragazzo è l’ente capofila di una rete che vede la collaborazione tra gli istituti scolastici del territorio e il centro di formazione professionale di San Salvatore. Il Villaggio mette a disposizione delle scuole numerosi e diversificati percorsi formativi, adeguati a rispondere alle esigenze di questi studenti, attraverso attività laboratoriali o progetti ad hoc per il ragazzo stesso. L’assessore Rossetti ha sottolineato l’efficacia di tale esperienza e l’unicità su tutto il territorio Ligure. Il progetto è fondato su un accordo di convenzione e concretizza una collaborazione reale e continua nell’ambito della quale ciascuno apporta il suo contributo. Il coordinamento di queste attività è affidato ad un Comitato di Indirizzo che ha il compito di determinare l’orientamento del progetto e monitorarne l’andamento attraverso riunioni periodiche. Le azioni messe in campo riguardano l’area disabilità, i servizi di mediazione linguistico culturale, la consulenza psicopedagogica e formazione per docenti e genitori, le attività di guida allo studio, i servizi a sostegno delle famiglie, l’area laboratoriale. Fondamentali per il mantenimento di questa attività, sono i contributi regionali. Nel 2013 il progetto è decollato in ritardo rispetto all’anno precedente quando, i fondi per la formazione erano stati di 400mila euro. Agli iniziali 200mila previsti per l’anno in corso, ne sono stati aggiunti altri 180mila che hanno consentito l’avvio del progetto. Per il 2014 non esistono ancora certezze, ma solo speranze affidate anche alla disponibilità di enti sovraordinati, in prima istanza il nuovo governo centrale.