Il card. Bagnasco: non si perda tempo, la politica pensi al Paese senza distrazioni

110926_BagnascoROMA – Pensare alla gente, senza populismi inconcludenti e dannosi. Questo l’appello che il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, rivolge alla classe politica nella sua prolusione per l’assemblea della Conferenza Episcopale che si è aperta ieri in Vaticano. Il cardinale mette in luce la necessità di pensare al lavoro, difendere la famiglia fondata sull’unione tra uomo e donna. Un pensiero poi per i vescovi ortodossi rapiti in Siria e al giornalista Domenico Quirico, ancora disperso, affinché tornino in libertà.
“Dopo il responso delle urne, i cittadini hanno il diritto che quanti sono stati investiti di responsabilità e onore per servire il Paese, pensino al Paese senza distrazioni, tattiche o strategiche che siano”, queste le parole del card. Bagnasco, che ha aggiunto: “in questi giorni abbiamo visto, ad alti livelli, gesti e disponibilità esemplari che devono ispirare tutti”. Il lavoro rimane un’emergenza, una “lama dolorosa nella carne della gente”, ma non sia troppo invasivo. “È del tutto evidente che il lavoro domenicale impedisce che la famiglia si ritrovi unita in un tempo disteso e comune da dedicare a se stessa, agli altri e, se credente, a Dio e alla comunità cristiana”. E poi la famiglia, che va tutelata di più, favorendo la natalità, contrastando la povertà, perché demolirla “è un crimine. Ma allo stesso tempo tutelando il diritto dei genitori a educare i figli secondo le proprie convinzioni. Netto no poi a una visione individualistica della società, all’eutanasia, al suicidio assistito, alla violenza sulle donne. E in attesa dell’incontro con Papa Francesco, i vescovi italiani gli assicurano piena vicinanza.